Conservazione ed Invecchiamento

Importante da sapere

Proviamo ad immaginare il vino come se fosse un frutto; un frutto da prima è acerbo, poi, maturando arriva a raggiungere uno stato di perfetto equilibrio; questo è il momento in cui a chi lo dovesse assaggiare offrirebbe il massimo del suo gusto e della sua fragranza. Passata questa fase, per il nostro frutto inizia la parabola discendente che terminerà con il suo completo deterioramento. Il vino, essendo come il frutto, una sostanza viva, subisce gli stessi cambiamenti. Durante l'invecchiamento intervengono delle trasformazioni chimiche che determinano mutamenti di colore, gusto e profumo sino ad arrivare alla sua completa ossidazione. La velocità di tali trasformazioni dipende da un insieme di fattori quali ad esempio: la tipologia dei vitigni usati, dei metodi di vinificazione applicati, la qualità della vendemmia nel suo specifico, le caratteristiche morfologiche del terreno; l'insieme di questi fattori condiziona, infatti, la giusta presenza nel vino di componenti basilari per la sua naturale conservazione come ad esempio gli alcol, le glicerine, i tannini, gli acidi fissi o gli acidi che si formano per reazione bio chimico naturale, come l'acido lattico. Avendo questi elementi caratteristiche conservanti naturali, ne ritardano la parabola ossidativa e il decadimento. I vini bianchi, essendo sostanzialmente sprovvisti di tannini sono più inclini a subire fenomeni ossidativi e quindi a deteriorarsi. I processi di deterioramento subiscono una forte accelerazione nel caso in cui il vino non sia conservato correttamente, una buna conservazione è alla base di qualsiasi buon invecchiamento.

Per prima cosa ricordiamoci sempre di non conservare bottiglie di pregio in appartamento, magari vicine a fonti di calore, l'ambiente ideale è la cantina, questa deve essere un locale areato con temperatura costante di 12/15°C ed un'umidità intorno al 50%/70% più alta favorirebbe l'insorgere di muffe e più bassa potrebbe creare eccessiva secchezza del tappo con il rischio di uscita per evaporazione del vino stesso. Deve essere scarsamente illuminata, priva dì forti odori che potrebbero trasmettersi attraverso il tappo nelle bottiglie, senza apparecchiature meccaniche che provochino vibrazioni tali da turbare l'equilibrio all'interno della bottiglia. Le bottiglie vanno disposte in posizione orizzontale o leggermente inclinata in modo che il vino umidifichi il tappo e lo mantenga gonfio ed elastico; inoltre le stesse andrebbero collocate secondo un ordine ben preciso: in basso a contatto del pavimento dove è più fresco porremo le bottiglie di spumante e di champagne, più in alto dove la temperatura è sempre maggiore andremo collocare le bottiglie di vino rosso.